Una data per la fibra e un’Italia da rinnovare

Il 3 Marzo 2015 lo stato ha approvato la strategia per la banda larga in tutti i comuni, città e abitazioni, al fine di agevolare lo sviluppo della rete anche nei paesi più remoti.

A gennaio 2022, dopo 7 anni, il 33% delle abitazioni ha il completo cablaggio in fibra ottica.

resoconto preso dal sito bandaultralarga.italia.it

Oltre alla fibra ottica, vi sarà presente anche un altro sistema per ricoprire il territorio, ovvero WiFi Italia.

Dove trovare la data

Sul sito di bandaultralarga.italia.it, è presente la mappa interattiva dove è possibile controllare in che stato sta l’avanzamento della fibra nel proprio comune.

Cliccando sulla regione e successivamente nel comune, sulla sinistra potete trovare i tempi previsti per l’inizio e la fine dei lavori.

Copertura della fibra nel comune di Pereto

In maniera simile ai lavori per la fibra, è presente anche un’indicatore per i lavori e attivazione del servizio WiFi Italia.

Ma cosa ha portato a tale opera? Perché Open Fiber sta cablando l’intero paese?

Italia digitale in 7 macro passi

Come elencato sul sito del ministero dell’innovazione tecnologica (MITD), quello che è iniziato con un timido incentivo per privati ed aziende, nelle zone periferiche, per offerte a velocità minima di 30 Mbit/s (praticamente nulla), è diventata una corsa al cablaggio di tutte le case (anche quelle periferiche) per portare velocità minime a 1 Gbit/s.

Qui di seguito l’elenco completo dei passi stabiliti con delle descrizioni e dei pareri personali:

Voucher a sostegno alla domanda

L’inizio di una idea non ancora iniziata, lo stato mette a disposizione un fondo per tutte le famiglie e le piccole/medie imprese a favore di offerte a “banda ultralarga” con almeno 30 Mbit/s in download. (sorgente 1 e 2)

L’unico problema è che non sono le famiglie o le aziende che non voglio sottoscrivere o cambiare offerta internet, ma gli operatori che non hanno interesse di migliorare il cablaggio in zone sperdute.

Aree bianche

Sono state aperte delle gare per permettere di cablare, in fibra, tutte le abitazioni presenti in “zone bianche”, ovvero le zone dove gli operatori hanno voltato le spalle (o dove c’era impossibilità).

Le 3 gare sono state vinte tutte dalla stessa azienda, Open Fiber, che si è presa carico di portare la fibra in 8.4 milioni di case, tutte le sedi della pubblica amministrazione e tutte le industrie, con velocità minime di 100 Mbit/s.

Open Fiber ha attualmente una mole di lavoro da portare avanti. Un lavoro oneroso che tuttora quasi nessuno ne comprende l’importanza e la grandezza. Con questa mossa gli operatori hanno da una parte un range più ampio di clienti, dall’altro mi fa infuriare che ci sia voluto la mano dello stato per iniziare questo lavoro.

Isole minori

Vengono incluse, nella modernizzazione delle reti, anche le 18 isole dimenticate. Per le isole gli sarà dedicata, per ciascuna, una “backbone minore” dedicata (backhaul – un collegamento molto veloce collegato dalle centrali più grandi a porzioni di rete più piccole).

Sanità connessa

Per la sanità si è scelto di andare più pesante, ovvero creare una rete gigabit di proprietà dello stato e fornendo router (e altre apparecchiature) alle strutture sanitarie, tutto offerto.

Non mi dispiace una sanità connessa, ma i servizi devono funzionare e devono essere efficienti, altrimenti questo incentivo è sprecato. Ovviamente come una azienda viene collegata ad internet, mi aspetto dei sistemi di sicurezza molto elevati, soprattutto se si parla di sanità.

Scuole connesse

Per completare la pubblica amministrazione, non possono mancare le scuole, per loro saranno messe a disposizione connessioni gigabit, con dotazioni di router e lavori infrastrutturali.

Anche qui pro e contro, il punto positivo è una miglior fruizione dei contenuti digitali didattici, magari lezioni anche da casa 👀, dall’altro capo siamo sicuri che i professori siano in grado di tenere il passo con la tecnologia? Sembra brutto da dire ma il tempo farà il suo corso.

Italia 5G

Con la decisione delle bande radio destinate alle reti mobili 5G, è stato concesso agli operatori di posare le antenne 5G, in particolare nelle aree bianche.

Quello che non può arrivare via terra, arriva via cielo.

Italia a 1 Giga

In fine, una cablatura di tutto il territorio nazionale per connessioni gigabit anche per le zone grigie e nere e fondi in più per zone dove vi è difficolta per la posatura delle fibre.

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alessandrobasi

Appassionato di informatica, scrivo su argomenti tecnici poco conosciuti su cui vale la pena soffermarsi.

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